Negli ultimi anni sono incrementati gli studi sugli effetti benefici della cannabis e dei cannabinoidi sul nostro organismo e non sono mancati risultati positivi negli studi sul diabete di tipo 2. Come sappiamo, il diabete di tipo 2 è la forma più frequente di diabete e colpisce le persone in età matura. Si comporta in due modi: non viene prodotta una quantità sufficiente di insulina per soddisfare le necessità dell’organismo (deficit di secrezione di insulina), oppure l’insulina prodotta non agisce in maniera soddisfacente (insulino-resistenza). In ogni caso, si ha un aumento dei livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia).
Diabete e obesità: se la cannabis stimola l’appetito, come può essere efficace contro il diabete?
Le cause del diabete di tipo 2 sono diverse: età, vita sedentaria, ereditarietà, obesità (per citare le più note). Considerando che l’obesità è uno dei fattori più incisivi per lo sviluppo del diabete, come può la cannabis, che stimola l’appetito, risultare efficacie nel combattere il diabete? I ricercatori hanno, in parte, cominciato a studiare la canapa proprio per questa sua capacità di stimolare l’appetito e si sono concentrati sui suoi effetti sul metabolismo e il consumo di calorie. A tal proposito, una pubblicazione dell’American Journal of Epidemiology mostra i risultati di due sondaggi nazionali, sulla base dei quali è stato fatto uno studio per stabilire una correlazione tra cannabis e obesità. I ricercatori si sono trovati di fronte a un paradosso: nonostante i consumatori di canapa assumessero più calorie dei non utilizzatori, avevano minori probabilità di diventare obesi. Sembrerebbe, infatti, che chi usa abitualmente cannabis abbia un tasso più basso di insulina a digiuno, di resistenza all’insulina e di glucosio, nonché un punto vita più sottile.
Studi su topi da laboratorio
Uno studio condotto, invece, su dei topi di laboratorio affetti da diabete ha dimostrato che il THC e il CBD (i due cannabinoidi presenti in maggiore concentrazione sui fiori di canapa) hanno la capacità rispettivamente di diminuire la gravità della malattia e impedirne lo sviluppo. Un altro studio ha rivelato che gli estratti di canapa proteggono in maniera significativa le cellule pancreatiche che producono insulina dagli effetti dannosi dell’obesità.
La ricerca non è ancora sufficiente…
Sebbene siano state condotte diverse ricerche sulla canapa e sui suoi effetti sul diabete, purtroppo ancora oggi non sono sufficienti a stabilire la vera efficacia dei cannabinoidi contro questa malattia. L’effetto antinfiammatorio del CBD, tuttavia, può aiutare a combattere alcune conseguenze del diabete, come le infiammazioni arteriose o quelle dei nervi. I cannabinoidi, inoltre, possono agire come vasodilatatori, migliorando la circolazione sanguigna ed esercitando un’azione antispasmodica su crampi muscolari e disturbi gastrointestinali.
Sarebbe sicuramente interessante continuare a studiare la canapa e scoprirne le diverse applicazioni in campo medico. Ci auguriamo che, col tempo, la ricerca vada avanti e sveli tutti i benefici di questa fantastica pianta. Nel frattempo, ci teniamo a specificare che la sola assunzione di cannabis o di olio di CBD non è una cura contro il diabete e che è importante rivolgersi sempre al proprio medico, seguire una dieta sana e fare esercizio fisico.
CBD e THC non sono da intendersi come strumenti diagnostici, trattamenti terapeutici, cura o prevenzione di eventuali malattie. Non siamo responsabili dell’uso improprio di questo prodotto da parte di terzi.
per diabete tipo 2 si pio guarire
Mi spiace ma non è una cura. Può essere un aiuto nel gestire meglio insulina e assimilazione degli zuccheri ma non un sostituto verso altri farmaci.