Qualità uniche di un materiale ritrovato
Fino ad alcuni anni fa parlare di canapa e dei suoi derivati era piuttosto raro, se non addirittura sospetto… Per fortuna, dopo anni di immotivato proibizionismo, la coltivazione della canapa è tornata legale e i tanti prodotti da essa ricavati ci sono stati restituiti.
Tra questi, troviamo il canapulo (lo stelo della canapa sminuzzato): uno scarto che, spesso, non consideriamo nemmeno, ma che in realtà possiede eccezionali qualità quando viene usato per isolare e costruire. Il canapulo viene utilizzato in accoppiamento alla calce per creare un composto di grande resistenza, un materiale antico e attuale allo stesso tempo: se è vero che veniva utilizzato già dagli antichi romani – alcune costruzioni sono infatti ancora integre e visibili – ora assume sempre più rilievo nel settore della bioedilizia e dell’autocostruzione sostenibile.
Vediamo cosa caratterizza la speciale unione tra canapa e calce e quali qualità tecniche possiede.
Calce e canapa in edilizia: un matrimonio perfetto!
Avete mai preso in mano uno stelo di canapa? Beh, assomiglia in tutto e per tutto al legno. È molto resistente e molto difficile da spezzare, nonostante il suo piccolo diametro. Esso può, inoltre, assorbire una quantità d’acqua pari a 5 volte il suo peso. Possiede, per di più, un’altra particolare caratteristica: la canapa è naturalmente ricca di silice. Questo elemento esplica tutte le sue potenzialità nel momento in cui viene combinato con la calce, poiché innesca una reazione chimica naturale che “mineralizza” il canapulo, conferendogli qualità simili a quelle della pietra. Il risultato è, quindi, un composto estremamente resistente e che non si altera a contatto con l’acqua, ma allo stesso tempo rimane traspirante e malleabile.
Dato che la reazione chimica che permette l’indurimento del materiale si ottiene semplicemente mischiando calce e canapulo – senza l’utilizzo di particolari processi industrializzati – è logico rendersi conto che l’impiego di energia per la produzione è molto basso, quindi molto sostenibile, e che è una tecnica potenzialmente alla portata di tutti.
Calce e canapa in edilizia: usi e caratteristiche
L’aggregato di calce e canapa può essere utilizzato per la costruzione di interi muri non portanti, tetti e pavimenti, oppure per isolare a cappotto sia internamente che esternamente. In commercio esistono blocchi di dimensioni standard, già mineralizzati e asciutti, da usare come mattoni per il tamponamento di strutture o come cappotto in aderenza a murature esistenti. In alternativa, si può impastare il composto direttamente in cantiere e gettarlo in opera negli spessori o conformazioni richieste. In questa modalità è possibile eseguire anche un semplice intonaco, che non sarà altamente isolante, ma aumenterà notevolmente il benessere abitativo.
In sintesi, ecco alcuni buoni motivi per scegliere la calce e canapa come materiale per costruire la nostra casa:
- permette di risparmiare sulle spese di riscaldamento e raffrescamento (se applicato in grandi spessori);
- aumenta il comfort in casa, attenuando gli sbalzi di temperatura e aumentando la temperatura delle superfici che ci circondano;
- elimina l’umidità in eccesso e i picchi di vapore in casa, assorbendo una buona quantità d’acqua senza deteriorarsi ed è traspirante;
- non inquina l’aria che respiriamo, infatti è privo di emissioni e sostanze tossiche;
- è utile nella riduzione dell’inquinamento ed è addirittura “carbon negative”, cioè assorbe più CO2 di quella necessaria per la sua produzione;
- ha costi contenuti: pur essendo un materiale adatto alla bioedilizia, i prezzi sono in linea con quelli dell’edilizia tradizionale;
- è molto economico quando utilizzato in autocostruzione. L’aggregato è particolarmente adatto al fai da te, perché si ottiene semplicemente miscelando i due componenti (calce e canapa) e la resistenza del composto concede un ampio margine d’errore;
- caratterizza gli spazi e i volumi: utilizzando pigmenti naturali e tramature diverse, è possibile creare interessanti giochi di superficie ed effetti materici davvero unici!
Per tutti questi motivi e altri ancor più tecnici, l’antico composto di calce e canapa rappresenta una soluzione molto efficiente ed attuale: ci permette da subito di fare qualcosa per preservare l’ambiente, per ridurre gli sprechi di energia in casa e per migliorare il nostro benessere abitativo!
Elena Vettore
Architettura sostenibile
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Chi sono
Elena Vettore, profilo e direzione:
Architetto, appassionata di sostenibilità, permacultura e autocostruzione. Ho sviluppato il sito 8plan.net per illustrare come ottenere una casa che sia salubre, con consumi minimi e rispettosa dell’ambiente… in poche parole, una casa che ci consenta di vivere meglio! Aspiro a creare uno studio dove insegnare l’autocostruzione e offrire soluzioni architettoniche su misura e realmente sostenibili.
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